Il fenomeno della globalizzazione si associa ai diversi processi aziendali, dalla produzione e gli acquisti fino alla vendite: le aziende sembrano infatti seguire un processo di internazionalizzazione progressivo di tutte le loro funzioni alla ricerca di nuovi vantaggi competitivi.
Supportiamo le imprese nelle fasi di internazionalizzazione, affinché possano vendere e acquistare prodotti o servizi all’estero, creare sedi produttive e commerciali o alleanze strategiche fuori dal territorio italiano, anche in ottica di pianificazione fiscale internazionale.
Effettuiamo specifici studi di mercato, in particolar modo sul mercato cinese, al fine di:
Implementiamo differenti configurazioni di Global Sourcing (gestione degli acquisti al di fuori dei confini nazionali) per consentire alle imprese di approvvigionarsi dei prodotti e servizi più convenienti (con particolare attenzione al mercato cinese), offrendo la necessaria assistenza nelle varie fasi di scouting dei fornitori, negoziazione, contrattualistica e spedizione.
Proponiamo differenti strategie di market entry, dalla creazione di shop online per le vendite e-commerce, supportando l'intera filiera logistica che permetta l'approvvigionamento dei prodotti dall'Italia alla Cina, fino alla creazione di strutture più complesse, dalle reti di vendita e distribuzione fino alla realizzazione di uffici di rappresentanza o di veri e propri stabilimenti industriali/commerciali.
Nel file allegato, troverai un caso pratico di analisi preventiva che abbiamo effettuato per un nostro cliente del settore agroalimentare: leggi attentamente e scoprirai come è possibile entrare nel mercato cinese senza ingenti investimenti
Le ricerche di settore parlano chiaro: il Made in Italy in Cina è molto richiesto !
Quando si pensa all’Italia, si fa spesso riferimento a quei settori che le hanno consentito di rivestire una posizione di eccellenza e che da sempre sono stati caratterizzati da un alto livello di specializzazione, ovvero quelle che sono comunemente definite come le 4 A del Made in Italy: Agroalimentare, Abbigliamento/Moda, Arredo-casa, Automazione-meccanica.
Per quanto riguarda il settore agroalimentare, ad esempio, i cinesi amano il cibo italiano: secondo i dati diffusi da Coldiretti, ogni anno le esportazioni dei prodotti alimentari italiani in Cina subisce un aumento di circa il 30%.
Fra i prodotti maggiormente esportati abbiamo il vino, l’olio di oliva, la pasta ma anche i prodotti caseari e lo spumante. Ma anche la moda è molto apprezzata, tanto da far acquistare anche a prezzi esorbitanti qualsiasi prodotti rechi l’etichetta ‘Made in Italy’.
La Cina è un paese che offre numeri estremamente interessanti. A fronte di una popolazione in costante aumento, va detto però che ad aumentare è anche il reddito pro capite, con un significativo incremento della fascia di popolazione considerata agiata e che è anche quella più amante dei prodotti italiani.
L'incremento dei consumi si rivolge a quelle città di seconda e terza fascia che, da un punto di vista reddituale e socio-culturale, sembrerebbero anch’esse pronte ad accogliere il prodotto italiano, al pari delle quattro città più “occidentali” e comunemente definite “big four”: Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen.
Un ultimo elemento che favorisce le vendite dei prodotti italiani è rappresentato dal fatto che la Cina, essendo un paese troppo grande per poter prendere in considerazione l’idea di aprire un punto vendita in ogni città, ha dato un forte impulso all'e-commerce.
Un elemento interessante da sottolineare, che differenzia il mercato cinese da quello occidentale, riguarda l’influenza dei social media: particolare rilievo viene dato ai video ed ai filmati, anche pubblicitari dei brand di lusso, diffusi online.
Per avere realmente successo in Cina è pertanto cruciale tenere presenti e conoscere, soprattutto ai fini del posizionamento sui motori di ricerca (Baidu è il motore di ricerca più utilizzato in Cina), le caratteristiche della lingua, che si presenta vasta e variegata nonché composta da centinaia di varianti linguistiche distinte.
Cliente: azienda chimica di produzione additivi, pigmenti e coloranti, sia naturali sia sintetici, destinati all’industria alimentare; fatturato pari a 8 milioni di Euro.
Problematiche: vendite in calo e focalizzate al mercato italiano, in un contesto di riduzione generalizzata dei consumi e di crescente competitività, con la necessità di individuare nuovi sbocchi commerciali e differenti canali distributivi.
Intervento: piano di internazionalizzazione della durata di 12 mesi per la ricerca di nuovi clienti e partner strategici all’estero. Data l’elevata qualità dei prodotti, la loro facilità di trasporto ed il fatto che alcuni tra i clienti facevano parte di realtà multinazionali, l’attenzione è stata rivolta al mercato cinese, procedendo attraverso i seguenti steps: individuazione delle fiere di settore nelle città più importanti (Shanghai, Pechino, Shenzhen e Guangzhou); analisi dei competitors italiani e stranieri presenti in Cina, nonché del loro sistema di vendita e dei prezzi di mercato applicati; scouting dei potenziali clienti cinesi; verifica delle procedure di esportazione dall'Italia, in accordo con quanto prescritto dal MOFCOM (Ministry of Commerce People’s Republic of China) e dall’AQSIQ (Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine); analisi dei costi, delle metodologie e delle tempistiche di trasporto, tenendo in considerazione che l’importazione di prodotti agroalimentari in Cina è soggetta all’imposta sul valore aggiunto (regime speciale al 13% e non ordinario al 17%), ai dazi doganali (che oscillano tra il 15% e il 20%) e all’imposta sul consumo, quest’ultima progressivamente soppressa per i principali prodotti. L’attività di internazionalizzazione, effettuata anche grazie ad un nostro corrispondente italiano residente a Shanghai, presente da oltre 15 anni in loco, ha comportato la visita delle principali fiere e di alcuni potenziali clienti, prima di giungere alla firma del primo contratto di fornitura con Unilever; successivamente, è stata aperta una società in Cina, controllata al 100% (WOFE), per la distribuzione dei prodotti sul mercato cinese.