Analizziamo le serie storiche dei dati contabili per capire come si muoveranno i costi fissi e variabili: il bilancio è utile ma non sufficiente per prevedere cosa potrà accadere in futuro.
Applicando algoritmi statistici alle serie storiche, all’interno del nostro software di controllo di gestione ad analisi predittiva, generiamo il Forecast (dall’inglese «previsione») di Conto Economico, aprendo una finestra sui costi e ricavi dei 12 mesi successivi.
Per ogni singolo mese dell’anno successivo, determiniamo i dati del Fatturato Obiettivo (alimentato dal budget delle vendite) e del Break Even Point (ossia il fatturato minimo necessario a pareggiare tutti i costi), comparandoli agli Ordini Aperti (che misurano il fatturato che si potrà effettivamente realizzare) tale cruscotto di informazioni rappresenta il «Joystick» necessario a pilotare l’azienda.
Traduciamo in numeri e obiettivi di miglioramento le sensazioni dell’imprenditore sullo stato di salute della propria azienda, mettendo in atto le opportune strategie per comprimere i costi e sviluppare le vendite.
Implementiamo la Contabilità Analitico-Industriale per identificare con chiarezza i margini realizzati (per prodotto, cliente o mercato di riferimento), al fine di supportare sia le decisioni operative (formulazione dei prezzi, definizione del mix di vendita e attività di miglioramento continuo) sia le scelte strategiche (selezione dei mercati, piani di sviluppo commerciale e scelte di investimento).
Costruire il futuro, senza subirlo passivamente, è la chiave di volta per realizzare il miglior utile possibile per l’azienda.
Il rischio finanziario di credito è un rischio reale per le piccole e medie imprese, che impone il presidio costante dell'area finanziaria al fine di migliorare i rapporti fra le imprese e le banche, per favorire la crescita.
Diventa pertanto fondamentale rendere coerenti e sostenibili gli impegni finanziari con l’andamento effettivo del business, identificando la struttura finanziaria più idonea e quindi gli strumenti, i termini e le condizioni dei contratti finanziari in essere in funzione delle prospettive di crescita e/o di sviluppo del business.
Affianchiamo le imprese con continuità, garantendo i seguenti vantaggi:
Proiettiamo l'andamento dei flussi di cassa dell'azienda, a partire dal budget economico mensilizzato, per verificare l'evoluzione dei fabbisogni finanziari e programmarne l'adeguata copertura, nonché per valutare la fattibilità degli investimenti previsti.
Ottimizziamo la tesoreria ed il cash flow operativo (budget dei flussi di cassa e rendiconti finanziari), nell'ottica di minimizzare l'incidenza degli oneri finanziari e ridurre l'utilizzo dei fidi bancari.
Ci occupiamo anche di operazioni di finanza straordinaria (Merger & Acquisition), valutando ogni aspetto legato ad operazioni di fusione, scissione, acquisizione e/o due diligence d’azienda, attraverso analisi di mercato, studi di fattibilità, identificazione delle controparti e negoziazione con le controparti stesse.
Pianifichiamo inoltre la struttura internazionale dei gruppi d’impresa, ottimizzando la fiscalità nazionale ed internazionale.
La nascita di una nuova attività imprenditoriale (e di qualsiasi progetto aziendale) deve essere sostenuta da uno studio o un'analisi di fattibilità in grado di fornire una serie di dati di natura economico-aziendale, sui quali tracciare linee guida per la costituzione dell'attività, che si concretizza nella redazione di un documento: il business plan.
Redigere un business plan è, prima di tutto, fondamentale per determinare gli obiettivi che l'imprenditore vuole raggiungere e la strategia che intende adoperare per raggiungerli ma è anche importante per accedere ai finanziamenti pubblici agevolati o al credito bancario.
Supportiamo i nostri clienti nella stesura e attuazione di piani industriali, che sintetizzano i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale e sono utilizzati sia per la pianificazione e gestione aziendale sia per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori; in particolare, forniamo le seguenti informazioni:
Cliente: azienda di lavorazione e posa del vetro per arredamenti, pareti divisorie, parapetti e applicazioni industriali; fatturato pari a 13 milioni di Euro.
Problematiche: programmazione della produzione inefficiente (ritardi di consegna pari al 50% del portafoglio ordini); scarsa autonomia del personale nell’espletamento delle proprie mansioni; gestione incompleta e non puntale delle scorte di magazzino; mancata conoscenza approfondita dei costi effettivi e standard di produzione, idonea a supportare il processo decisionale del management.
Intervento: attività di riorganizzazione aziendale della durata di 18 mesi con revisione completa dei flussi di programmazione e produzione. Dati i brevi lead time di consegna per i clienti (11 giorni medi dall’ordine), sono stati progressivamente introdotti: l’utilizzo degli scadenzari di fase, per monitorare la produzione secondo le date previste ed in ottica «pull», in cui il processo a valle «tira» dal processo a monte solo quanto richiesto, al momento opportuno, e nella quantità voluta; il monitoraggio settimanale dei carichi di lavoro; la rilevazione dati «in campo» a terminale e l’analisi tempi e metodi per reparto, al fine di ottimizzare i lotti, i cicli e le tempistiche di produzione (ritardi di consegna scesi al 10% del portafoglio ordini). Per aumentare il livello di autonomia nella gestione del lavoro, sono stati introdotti specifici piani di formazione, responsabilizzazione e coinvolgimento proattivo delle risorse umane, con la definizione di ruoli, mansioni, procedure e obiettivi aziendali. La gestione inefficiente delle scorte è stata risolta attraverso l’implementazione dei codici a barre, per la corretta rilevazione di carichi e scarichi di produzione/magazzino nonché per garantire la rintracciabilità del materiale. E’ stata infine implementata la contabilità analitico-industriale per la determinazione del costo orario per ogni lavorazione (molatura, tempera, stratifica etc.) e non per singola commessa, vista la loro eccessiva numerosità e lo scarso ritorno in termini di informazioni utili al processo decisionale e poiché i listini di vendita sono determinati sulla base delle lavorazioni previste; quest’ultime, pertanto, sono state individuate come centri di costo e ricavo su cui impostare l’analisi della redditività aziendale.